Insegna Pubblicitaria Normativa

insegna a neon

INSEGNA PUBBLICITARIA NORMATIVA: Prima di analizzare la normativa che si applica alle Insegne Pubblicitarie, è opportuno specificare che queste sono differenti dall’Insegna d’Esercizio. L’insegna d’esercizio, che in generale non è soggetta a imposte se non supera i cinque metri quadrati di superficie, identifica il luogo o la pertinenza dove un’impresa svolge un’attività commerciale o di produzione di beni o servizi, mentre per insegna pubblicitaria s’intende un’informazione per promuovere un prodotto o servizio. Detto questo, iniziamo col dire che la normativa per le insegne pubblicitarie è dettata dai comuni che devono solo in parte fare proprio il Dlgs 507 del 1993 che regola la pubblicità, per cui è sempre opportuno informarsi prima presso l’assessorato dove si vuole istallare l’insegna. In generale, però ci sono delle regole che sono uniformi sul tutto il territorio nazionale.

Le Insegne Pubblicitarie esenti dall’Imposta sulla Pubblicità

La buona notizia è che, oltre alle insegne d’esercizio con superficie minore di cinque metri quadrati, ci sono altre insegne che, anche se hanno scopi promozionali, sono esenti dall’imposta pubblicitaria.

Per esempio:

·l’insegna d’esercizio di un locale (di superficie minore ai cinque metri quadrati) comprende anche il logo della marca del caffè che è servito alla clientela, questa è esente dall’imposta pubblicitaria;

· le insegne con il logo delle compagnie petrolifere istallate in prossimità delle stazioni di servizio oppure le targhe pubblicitarie esposte da professionisti (medici, avvocati, commercialisti) perché queste identificano il luogo dove si svolge un’attività commerciale;

· le insegne pubblicitarie quelle che sono esposte all’interno del locale dove si svolge un’attività;

· le superfici contenenti messaggi pubblicitari affisse alle vetrine dell’esercizio commerciale la cui la somma delle loro aree non superi il mezzo metro quadrato;

· annunci e marchi di associazioni e comitati senza scopo di lucro, incluse quelle sportive;

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· cartelli di vendita o affitto degli appartamenti purché non superino il mezzo metro di superficie;

· cartelli stradali inseriti dal soggetto proprietario della strada con il solo scopo di fornire le indicazioni per raggiungere un punto vendita.

Questi sono solo esempi d’insegne che sono esenti dall’imposta di pubblicità, ma è sempre meglio verificare con il comune dove queste sono poste perché, come abbiamo già detto in precedenza, ogni comune ha la facoltà di modificare la sua normativa.

Insegna Pubblicitaria Normativa, quando c’è da pagare l’imposta sulla pubblicità

La dolente nota, purtroppo, è che ci sono moltissimi casi in cui i comuni richiedono il pagamento della tassa sulla pubblicità. In generale, la tassa è calcolata in base alla superficie minima della figura piana geometrica in cui è contenuto il mezzo pubblicitario indipendentemente dal numero di messaggi. Capita a volte che un’insegna d’esercizio sia divisa in due pezzi esposti separatamente (ad esempio “Bar” nell’angolo in alto e “Giovanni” al centro della facciata di un esercizio). In questo caso la tassa è calcolata sulla sommatoriadelle due superfici. Come abbiamo visto, un’insegna è esente da imposta pubblicitaria se la sua superficie totale è minore di cinque metri quadrati, ma se questa supera questa soglia l’imposta è calcolata su tutta la sua superficie non solo sull’area in eccesso; esempio, se la superficie totale è di sei metri quadrati la tassa è calcolata per tutta l’area e non solo sul metro quadro in più. Il proprietario di un’attività che ha esposto insegne luminose che non sono integrate nell’insegna d’esercizio di un’attività ed esibiscono il logo di una marca è responsabile per il pagamento dell’imposta sulla pubblicità, anche se ma molto spesso questa è pagata dalla casa produttrice del prodotto.

Se l’insegna che si vuole istallare è soggetta alla tassa di pubblicità, nelle norme che riguardano le insegne pubblicitarie, è previsto anche un altro adempimento cioè al comune si deve fare la dichiarazione d’inizio della pubblicità. A quest’obbligo si deve ottemperare prima che s’inizi la pubblicità e in questa dichiarazione si deve specificare non solo l’ubicazione dei mezzi pubblicitari ma anche le sue principali caratteristiche, la tipologia, e la durata.

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